L’anno della rivoluzione: il Sessantotto alla Casaralta

I lavoratori della Casaralta furono protagonisti, accanto a molte altre fabbriche metalmeccaniche bolognesi (Ducati, Sabiem, Sasib, Viro), delle importanti lotte operaie del Sessantotto bolognese. Tra gennaio e giugno 1968, furono ben 300 le ore di sciopero nello stabilimento, attuate tramite varie forme d’interruzione della produzione. Oltre il 90% dei lavoratori furono coinvolti nella vertenza, compresi una cinquantina d’impiegati, la cui partecipazione diede un’importante svolta alla mobilitazione, che si concluse all’inizio di luglio. Secondo le interpretazioni dei sindacalisti la vertenza Casaralta fu una delle più dure per la forte opposizione del management aziendale ad intavolare una discussione sul cottimo. Il conflitto verteva infatti attorno alla ricontrattazione del cottimo aziendale, uno dei temi caldi delle lotte del cosiddetto secondo biennio rosso (1968-69), alla fine delle quali venne progressivamente eliminato o congelato al livello più alto.