Prodotto da Seven Lives Film in collaborazione con il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna e Clionet, Noi siamo la Minganti (Andrea Bacci, 2019, 13 min.) è un breve documentario che racconta la fabbrica Minganti attraverso le storie delle diverse generazioni di lavoratori che nel corso del tempo ne hanno costituito il cuore pulsante. Si tratta di una vera e propria dichiarazione d’amore, che dimostra quanto il senso di appartenenza nei confronti di un’azienda possa trascendere i confini dello stabilimento per radicarsi profondamente nelle persone, vere e proprie depositarie della cultura del lavoro industriale da lasciare in dote ai posteri.
Il film è parte di un progetto artistico realizzato da Andrea Bacci, che include una video installazione e una serie fotografica in bianco e nero, concepito per dialogare con un’approfondita selezione di materiale storico fotografico e documentale, e fare da trait d’union tra la memoria del passato e il presente. Se nella video installazione gli ex lavoratori della Minganti riprendono simbolicamente possesso del luogo che li ha visti protagonisti per tanti anni, camminando di spalle all’interno del centro commerciale deserto che ha preso il posto della fabbrica, nelle fotografie i macchinari Minganti appaiono come corpi estranei e gli spazi divengono semplici forme decontestualizzate private di contenuto.
Il documentario è stato realizzato nell’ambito dell’omonima mostra ospitata presso il Museo del Patrimonio Industriale, che fa parte del più ampio progetto storico-memoriale partecipato Il lavoro e la Minganti, lanciato in occasione del Centenario della fondazione delle Officine Minganti (1919-2019) in sinergia con il progetto Bologna metalmeccanic@, co-promosso da Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna e Fiom-Cgil Bologna.
Attiva dagli anni Venti alla metà degli anni Ottanta del Novecento, la Minganti ha visto il susseguirsi di differenti generazioni di lavoratori. Delle video-interviste, realizzate con il coordinamento scientifico di Eloisa Betti e girate da Seven Lives Film nel 2020, sono riproposte in questa sezione alcune brevi clip. Le testimonianze di Aristide Belinelli, Stefano Borgatti, Giorgio Fabbri, Luciano Nesi e Valerio Rambaldi approfondiscono i cicli della conflittualità sociale e le vertenze più significative che hanno coinvolto lo stabilimento metalmeccanico, il rapporto con le organizzazioni sindacali, le principali rivendicazioni del periodo compreso tra dopoguerra e anni Settanta.
ARISTIDE BELINELLI
STEFANO BORGATTI
GIORGIO FABBRI
LUCIANO NESI
VALERIO RAMBALDI
Fabbrica fondata nel 1963, l’Arco poi Arcotronics, è stata una realtà importante dell’Appennino bolognese, arrivata a contare quasi 1500 addetti distribuiti in tre stabilimenti (Sasso Marconi, Monghidoro e Vergato). Le video-interviste girate da Seven Lives Film nel 2020 con il coordinamento scientifico di Eloisa Betti, qui proposte in brevi clip attentamente selezionate, offrono spunti di riflessione sulla condizione femminile in una fabbrica metalmeccanica nel periodo compreso tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta. Le voci di Mara Benassi, Marcella Bonvicini, Roberta Busi e Rosaria Defraia, in larga parte impiegate nell’ufficio tecnico dello stabilimento di Sasso Marconi, offrono sguardi inediti sull’altra faccia della condizione lavorativa femminile in una fabbrica dove le donne presenti sono occupate (e quindi percepite) soprattutto come operaie.
MARA BENASSI
MARCELLA BONVICINI
ROBERTA BUSI
ROSARIA DEFRAIA