L’arrivo di Kemet: rilocalizzazione e dismissione produttiva

Nel 2006 l’Arcotronics venne ceduta da Nissei per via dei grossi debiti accumulati da quest’ultima; l’anno seguente fu acquistata dalla multinazionale americana Kemet.

Già il 25 gennaio del 2008 la nuova proprietà stabilì un piano di licenziamenti per 340 addetti e la chiusura dello stabilimento di Vergato. La risposta dei lavoratori arrivò subito, con scioperi e manifestazioni che videro una partecipazione pressoché totale e l’appoggio dei sindaci del territorio.

Il 16 aprile venne trovato un accordo che prevedeva la cassa integrazione per 260 dipendenti e la promessa di costruire un nuovo stabilimento a Pontecchio Marconi. Venne confermata la chiusura di Vergato, mentre sul terreno in cui sorgeva lo stabilimento di Sasso Marconi venne previsto di edificare villette residenziali.

Tuttavia la crisi proseguì e nel maggio 2009 venne richiesta la cassa integrazione ordinaria per altri 200 dipendenti, a cui si sommarono altri 250 collocati in cassa integrazione straordinaria. Nel settembre 2010 erano 70 le persone in cassa integrazione e un centinaio quelle previste in esubero su 800 dipendenti. 

Nuovamente nel luglio 2011 Kemet annunciava 212 esuberi su 736 occupati e la chiusura dello stabilimento di Monghidoro, non prevista dagli accordi precedenti. Ne seguì un’ulteriore risposta da parte dei lavoratori con manifestazioni sostenute dalla cittadinanza e dagli enti locali. Il 10 novembre un nuovo accordo riuscì a evitare nuovi licenziamenti, ma ribadiva la chiusura del sito produttivo di Monghidoro e lo spostamento di tutte le attività nel nuovo stabilimento di Pontecchio, prevedendo però 600 occupati.

Il sito produttivo di Monghidoro fu rilevato nel 2012 da un imprenditore lodigiano, con alterne vicende. Nel marzo del 2016 la fabbrica chiuse e gli operai risposero con un presidio davanti ai cancelli durato 259 giorni. Solo nella primavera del 2017 fu dichiarato il fallimento, lasciando definitivamente a casa 62 persone.

Nel marzo del 2014 la divisione meccanica della Arcotronics Kemet venne acquistata dall’azienda tedesca Manz. Nel febbraio del 2021 la Kemet di Pontecchio ha visto una nuova vertenza con l’annuncio di 105 esuberi sui 380 dipendenti. Il complesso di via San Lorenzo a Sasso Marconi, ad eccezione degli stabilimenti dell’ex divisione meccanica, è stato demolito nel 2021 così come previsto.