Le rivendicazioni e le conquiste dei primi anni Settanta

Le conquiste contrattuali ottenute nel corso del 1968 furono parziali rispetto alle reali esigenze delle maestranze, che continuarono a manifestare nelle successive assemblee la necessità di nuovi confronti con la direzione e del raggiungimento di nuovi obiettivi. Sin dal 1970 il consiglio di fabbrica si impegnò a predisporre una piattaforma rivendicativa volta a eliminare la discrezionalità del padronato che creava discriminazione tra i lavoratori e a ottenere migliori condizioni di lavoro. Tra i temi più importanti, si chiedeva l’eliminazione della 4 e 5 categoria, la parificazione delle paghe all’interno della stessa e la loro riparametrazione, l’unificazione del premio di produzione. Veniva inoltre richiesta la tutela della salute dei lavoratori con l’eliminazione delle nocività presenti in azienda, da realizzare attraverso visite periodiche specialistiche per le maestranze esposte, l’intervento di tecnici esterni per l'individuazione delle cause di nocività e l’istituzione del libretto sanitario personale.

L’accordo aziendale firmato nel maggio 1974 istituiva un superminimo aziendale superiore allo stesso in atto, incrementava il premio di produzione, riparametrava i livelli retributivi. La direzione si impegnava anche a riconoscere alla rappresentanza aziendale dei lavoratori un monte ore annuo retribuito pari a 300.

Sul tema della salute e del welfare aziendale interveniva un nuovo accordo, siglato dal consiglio di fabbrica e dalla FLM con l’azienda nel marzo 1975. Al consiglio di fabbrica si riconosceva il diritto di controllare la corretta applicazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni e malattie professionali e di predisporre misure tese alla tutela della salute dei lavoratori, anche ricorrendo a medici e tecnici esterni all’azienda. Sui servizi sociali, invece, la direzione si dichiarava disponibile, seppure temporaneamente e in via del tutto eccezionale, a favorire con un contributo finanziario il ricorso da parte di dipendenti agli asili nido e ai trasporti.